Cultivar introdotta intorno al 1937 nella zona di Pecetto Torinese dal dott. Eugenio Martini, il quale l’aveva notata in un giardino di Moncalieri; potrebbe trattarsi di una mutazione gemmaria della cultivar “Vittona”. E’ diffusa a Pecetto Torinese e nei comuni limitrofi. Il frutto è adatto al consumo fresco; resiste bene allo spacco, alla monilia, alle manipolazioni; ha buona tenuta di maturazione.
bibliografia: Eynard e Paglietta, 1963. AA.VV., 1973. AA.VV., 1994.